Albergo 5 stelle lusso in Costiera Amalfitana

Antichità e natura trionfano all’Hotel Palumbo in un itinerario del tempo, infatti dell’antico Palazzo Confalone, l’albergo conserva ancora la suggestione di una struttura medioevale di base del XII sec. con elementi architettonici e decorativi aggiuntivi del Seicento. La sua stessa architettura è un mosaico del tempo: dall’oriente un intreccio d’archi a sesto acuto; dall’antiche civiltà greca e romana preziose colonne di marmo provenienti da Paestum e dalla Costiera Amalfitana. Intorno alla hall gli spazi destinati al ricevimento, ai salotti e al bar, con una serie di archi, tipici dell’architettura arabo-normanna, che poggiano su colonne di marmo importate nel 1200.

Il gusto raffinato della famiglia Vuilleumier è più che mai evidente nell’arredamento delle camere e dei luoghi di comune soggiorno composto, pezzo su pezzo, con i mobili e arredi di famiglia adagiati su pavimenti in ceramiche policrome del XVII e XVIII sec. Le camere e le suites dell’Hotel Palumbo sono tutte un gioco di volte, corridoi, angoli, nicchie e paesaggi. Una composizione di “nidi” per la fantasia che si apre al sole di Ravello e alle dolci notti della Costiera Amalfitana. Ogni camera ha una propria originalità perché disegnata sulla falsariga della progettazione medioevale ed arredate con mobili risalenti al XVI, XVII, XVIII di proprietà della famiglia Vuilleumier. Non più di ventuno camere oltre le quali l’hotel perderebbe quel carattere di residenza particolare, riservata ad una clientela di élite, come ai tempi del fondatore.

Nei suoi 126 anni di vita, il bar Don Pasquale ha “bevuto” storie di cinema, confessioni di divi dello spettacolo, malinconie d’amore, sogni di libertà, idee di racconti, silenzi imperscrutabili. L'albergo Palumbo vive ancora oggi il suo forte legame con la Cantina Episcopio, ma forse più di tutti è il Ristorante dove la memoria e la cura per le tradizioni del passato si fanno presente. Al Ristorante “Confalone” dell’Hotel Palumbo le delizie del palato s’accompagnano a quelle per lo sguardo: sia nella Sala San Giovanni, il salone seicentesco dominato dal San Giovanni Battista del Guido Reni, discepolo di Caravaggio, che nella Sala Grande, con le maioliche settecentesche e il terrazzo panoramico dalla vista sublime, si gode della bellezza nelle sue forme più varie e nobili, qui a Ravello. E se l’albergo e il ristorante esistono da cinque generazioni, anche il giardino mediterraneo terrazzato è un capolavoro della storia.